The Families of Man, Museo Archeologico Regionale di Aosta, 29 May – 10 Oct 2021

The Families of Man
Museo Archeologico Regionale
Piazza Roncas, 12, 11100 AOSTA (AO)
29 May – 10 October, 2021

Curated by Walter Guadagnini and Elio Grazioli

Artists: Marina Ballo Charmet, Gian Paolo Barbieri, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Sara Benaglia, Jacopo Benassi, Gianni Berengo Gardin, Silvia Bigi, Tommaso Bonaventura, Michele Borzoni, Francesco Bosso, Luca Campigotto, Alfa Castaldi, Vincenzo Castella, Francesca Catastini, Giacomo Costa, Nicolò De Giorgis, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Giorgio Di Noto, Mario Dondero, Luigi Erba, Irene Fenara, Gianni Fiorito, Pierluigi Fresia, Gabriele Galimberti & Paolo Woods, Andrea Galvani, Giovanni Gastel, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Francesco Jodice, Armin Linke, Nicola Lo Calzo, Alex Majoli, Tancredi Mangano, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Walter Niedermayer, Adrian Paci, Mattia Paladini, Paolo Pellegrin, Antonio Rovaldi, Paolo Roversi, Simone Schiesariì, Ferdinando Scianna, Alberto Sinigaglia, Lamberto Teotino, The Cool Couple, Toni Thorimbert, Oliviero Toscani, Franco Vaccari, Carlo Valsecchi, Paolo Ventura, Massimo Vitali, Lorenzo Vitturi, Alba Zari, Michele Zaza.

ITA

Il progetto, ideato e realizzato dalla casa editrice Electa, è a cura di Elio Grazioli e Walter Guadagnini.

57 fotografi italiani tra i quali Gian Paolo Barbieri, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Jacopo Benassi, Gianni Berengo Gardin, Paola De Pietri, Mario Dondero, Andrea Galvani, Francesco Jodice, Armin Linke, Adrian Paci, Antonio Rovaldi, Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani, Toni Thorimbert, Franco Vaccari, Paolo Ventura, Massimo Vitali compongono, attraverso un centinaio di opere, un grande affresco sulla contemporaneità storica, sociale, economica, ambientale degli ultimi trent’anni: a partire dalla caduta del muro di Berlino, fino agli eventi legati al fenomeno ancora in corso della pandemia, che ha iscritto il 2020 tra le date storiche dell’umanità.

L’indagine da cui muove l’esposizione ha dato vita nel corso degli anni a numerose letture: archetipo di tutte è la mostra fotografica The Family of Man ideata da Edward Steichen (1955, New York, MoMA) a cui il titolo del progetto di Aosta rimanda. Presentata in piena guerra fredda e dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, The Family of Man fece il punto su di un’epoca di cambiamento e venne pensata per celebrare la dignità umana. Alla mostra ‘storica’ americana, renderanno omaggio anche il progetto di allestimento e di grafica ideati per Aosta, rispettivamente a cura di Massimo Curzi e Leonardo Sonnoli.

L’esposizione al Museo Archeologico Regionale di Aosta, guardando a quel modello leggendario in un contesto storico e culturale radicalmente diverso, organizza la narrazione intorno a due assi portanti: cronologico (1989-2000; 2001-2019; 2020)  e tematico (la fine della modernità; il mondo connesso; la pandemia), per dare vita a un racconto per immagini dei più significativi sviluppi della società tra fine Novecento e primi decenni del Duemila, a partire dal cambiamento dell’immagine dell’uomo e di ciò che lo circonda.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Electa (italiano/francese) che include i saggi dei due curatori, un testo di Silvia Paoli dedicato alla mostra del MoMA e il contributo di Daria Jorioz che attraversa i temi dell’esposizione. Le sezioni fotografiche del volume sono corredate da brevi scritti affidati a studiosi ed esperti che trattano argomenti quali politica, economia, società, diversità di genere, ma anche tecnologia, sperimentazione virtuale, religioni ed ecologia.

Per maggiori informazioni, clicca qui.