Not That Kindle Guy #3

Not That Kindle Guy #3
Katrin Klingan, Ashkan Sepahvand, Cristoph Rosol, Bernd M. Scherer, Grain, Vapor, Ray. Textures of the Anthropocene, MIT Press 2015

ITA (ENG below)

Grain, Vapor, Ray. Textures of the Anthropocene è uno di quei libri che si giudicano dalla copertina. È una raccolta di saggi sorprendente, 3 libri più un manuale, nata dal programma espositivo dell’HKW di Berlino tra il 2013 e il 2014, intitolato “The Anthropocene Project”. Grana, vapore e fasci di luce sono le tre chiavi di lettura con cui i curatori del progetto hanno analizzato i processi che stanno modificando l’aspetto della Terra, nei quali si intersecano il flusso della materia, le conversioni energetiche e l’attività umana. Ognuno dei contributor di Grain, Vapor, Ray dialoga con un testo storico tramite il quale possiamo cogliere una delle mille sfaccettature dell’Antropocene. Ad esempio Jan Zalasiewicz, geologo e membro dell’Anthropocene Working Group, rivede un testo del 1844 di Christian Ehrenberg, uno dei pionieri dello studio dei microrganismi. Grain, Vapor, Ray è anche e una piccola biblioteca di testi iconici, tra cui l’Aleph di J. L. Borges, il saggio di Roland Barthes sulla plastica, o gli scritti di Robert Smithson.

ENG

Grain, Vapor, Ray. Textures of the Anthropocene is a substantial 3-volumes publication born from the 2013-2014 exhibition program of HKW in Berlin, titled The Anthropocene Project. Grain, vapor and ray are the three metaphors according to which the book’s editors have interpreted the processes shaping the planet, which combine material flow, energy conversions and human activity. Each volume contains pairs of texts, where curators, artists, historians, sociologists and scientists confront with a historical writing: Lucretius is analyzed by Bettina Visnamm, while Jan Zalasiewicz deals with a 1844 passage by Christian Ehrenberg. Grain, Vapor, Ray eventually turns into a small library of inspirations and precious iconic writings, among which J. L. Borges’ “Aleph”, or Roland Barthes’ essay on plastic, or Robert Smithson’s texts.